martedì 5 aprile 2011

da Singapore a Courmayeur passando da Lecce

Il viaggio di ritorno non è stato una passeggiata. Spettacoli incredibili si succedevano dai finestrini dell'aereo ma anche la stanchezza aumentava. Ad un certo punto della notte la mamma, stremata, stendeva una coperta per terra e vi si accovacciava sopra. Karol aveva accupato anche il suo posto per potersi addormentare e così la mamma si adagiava sotto la culla appesa alla parete di fronte a noi. Alle cinque ... la colazione. La Polpetta assaggiava il suo primo omogenizzato a bordo dell'aereo. Il personale è stato davvero cortese e premuroso. Alle otto siamo atterrati. Alle undici eravamo a bardo del pulmino noleggiato per arrivare a Lecce. Alle diciannove meno dieci giungevamo nel piazzale della basilica di San Domenico Savio, giusto in tempo per la Santa Messa. Per noi una Messa di ringraziamento. Per tutto.
Festa a sorpresa a casa. Palloncini e amici. Cosa vuoi di più dalla vita?
Il tempo di svuotare le valigie e di rifarle e via verso Cuormayeur, passando da Roma, dove la Singapore Aerline ci aveva fatto arrivare uno zaino da noi dimenticato in aeroporto. Eccezionali quelli di Singapore!!!
Qui la Polpetta ha visto per la prima volta la neve. E dire che due giorni prima aveva visto per la prima volta il mare, a Gallipoli. Penserà che la vita è tutto un viaggiare. Poveri noi. Per ora sorride, mangia e dorme, quando noi siamo svegli. Poi spesso si sveglia quando noi vorremmo dormire. Questo fa parte del gioco. E non abbiamo più l'assistenza delle ragazze rimaste a studiare a Lecce con la Nonna. Tutto ciò passando anche da Milano dove la Polpetta ha conosciuto suo fratello grande. Anche se questo lo capirà in seguito. Per ora la vita continua con un grande sorriso italo vietnamita.

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