domenica 20 marzo 2011

Bellissima domenica

Oggi abbiamo partecipato alla Santa Messa in Cattedrale in lingua francese. Subito dopo la funzione abbiamo avvicinato il sacerdote per chiedere la benedizione per la polpetta e anche per noi. Il "sacerdote" con molto semplicità ci ha invitati a bere un liquore locale con lui. Erano dieci anni che non parlava in italiano ed è stato molto contento. Ci ha fatto accomodare in una grande sala con due file di poltrone in legno molto bassa, separate da dei tavolini sempre in legno massiccio e della stessa altezza. Ha offerto a Karol delle caramelle e a tutti noi del liquore rosse in piccoli bicchieri. Ha raccontato che a quattordici anni è entrato in seminario e poi ne ha dovuti passare trentadue a casa perché il Governo non permetteva ai sacerdoti di vivere una vita pubblica. Per venti anni ha fatto il barbiere, poi si è laureato a Roma, è stato ordinato sempre a Roma e ora, nel seminario, svolge il ruolo di rettore e di cuoco. E poi che è anche vescovo. Così, con semplicità. Mi ha fatto pensare a Don Tonino Bello.
Dopo questa piacevolissima sorpresa, subito fuori della Cattedrale, grande mangiata al ristorantino spagnolo con due coppie di amici. Paeia a tutta forza e altri piatti ben fatti. Passeggiata sulla via della seta e, altra sorpresa, siamo entrati in una sartoria. Molto alla buona e molto efficente. Due ragazzi che mi hanno preso le misure e che mi cuciranno (spero) un vestito con bella stoffa italiana per soli 250 euro. Il tutto per venrdì prossimo. Martedì la prova. Vedremo.
Seratina con gli amici nella hall dell'hotel Nam Hai. Se fosse pulito sarebbe l'ideale per le famiglie adottive. Pare che la pulizia sia scomparsa da qui alcuni anni or sono. Se ne sono perse le tracce. Ci si arrangia.

Qui è anche una scuola di vita. Famiglie che dopo una prima adozione finita con il volo in cielo di un Angelo tornano ad adottare e tornano ancora. Famiglie che lungo il percorso ricevono un figlio biologico che lasciano ai nonni per venire a prendere la pecorella mancante. Che vanno sino al sud del Vietnam dove la fame regna sovrana e la scabia fa la compagnia ai bambini. Bambini certificati denutriti dai medici e che si riprendono come fiori del deserto che l'acqua del cielo irriga e nutre. Qui ti spiegano le Parabole in diretta. E si comprendono bene. Mamme che sospirano vedendo un figlio che immaginavano diverso, buttano il cuore al di là del giorno e lo accolgono con tanto amore che lo vedi crescere e cambiare e trasformare di giorno in giorno. C'è tanta gente che ti spiega il Vangelo come chiedeva San Francesco: senza usare le parole. Stiamo bene con loro e non abbiamo urgenza di tornare. Quanto ci sta dando questa esperienza.

1 commento:

  1. Vi leggo sempre con grande gioia e mi convinco sempre più che polpetta è stata un dono meraviglioso per voi ma anche voi siete un dono altrettanto meraviglioso per polpetta.
    Vi abbraccio con affetto
    Maria Grazia

    E comunque ho un debole per le polpette...ho una nipotina adottiva, non ha la madre, per me è come una figlia...ma davvero...mi ha preso un pezzo di cuore...ormai è ragazzina ma io continuo a chiamarla come quando aveva sette anni ed era un piccolo pulcino impaurito: polpetta.
    Ciao a tutti

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